domenica 30 gennaio 2011

Bloody Sunday

Anche 38 anni fa era domenica.

A Derry, in Irlanda, il 1º Battaglione del Reggimento Paracadutisti dell'esercito britannico aprì il fuoco contro una folla di cattolici Irlandesi che manifestavano per i diritti civili, colpendone 26. Tredici persone, la maggior parte delle quali giovanissime, furono colpite a morte, mentre una quattordicesima persona morì quattro mesi più tardi per le ferite riportate. Due manifestanti rimasero feriti in seguito all'investimento da parte di veicoli militari. Molti testimoni, compresi alcuni giornalisti tra i quali l'italiano Fulvio Grimaldi, affermarono che i manifestanti colpiti erano disarmati. Cinque vittime inoltre furono colpite alle spalle.




Ricordi come questo, le cose che leggo ogni giorno sul giornale, ciò che vedo in strada mi stanno facendo pensare sempre di più che per la razza umana non ci sia via di scampo.

E' abbastanza declassante per la specie animale più evoluta sul pianeta non imparare nulla da quello che è stato. Una scimmia capisce, dopo averlo provato, che dandosi una sassata su un dito si fa male ed evita di farlo. Noi non capiamo che ammazzando la gente non rendiamo il mondo un posto migliore.

La mia vena pessimista di questi ultimi mesi sembra non lasciare veramente spazio a nessuna speranza. Quando all'improvviso mi vengono in mente le parole che un amico mi disse prima del mio primo, lungo, viaggio.
"Non smettere di cercare la bellezza" mi ha detto, "ovunque".
Forse è difficile trovarla, ma cercare la bellezza anche in questo schifo forse aiuta a rendere il mondo davvero un po' migliore.

2 commenti:

  1. la bellezza salverà il mondo. ma non credo che questo mondo meriti di salvarsi

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