domenica 27 febbraio 2011

It's nice to say: We're fucking back...

Il periodo distruttivo al lavoro sembra essere passato... dopo un'altra settimana allucinante, venerdì le cose hanno inziato a girare meglio, e mr. Dave Grohl ci ha aiutato a festeggiare così:



Un'altra leggenda vivente che non delude dal vivo, capace di spettinare l'intera arena di Wembley (lo stadio lo aveva già fatto a pezzi tre anni fa...).

Il primo concerto dei Fighters dopo due anni di assenza dai palchi è stato introdotto così da Grohl:

"It's nice to say: We're fucking back!"



Ed alla fine poco è importato l'essere sulle tribune perchè il culo sulla sedia non l'abbiamo posato per un solo istante. E vedere un pubblico così eterogeneo, ed intere famiglie al concerto, è stata un'ulteriore prova di quando da queste parti la cultura musicale sia estremamente vasta e, purtroppo, differente dalla nostra.



Infine, dopo aver chiesto se qualcuno sarebbe andato alle loro due date di quest'estate al Milton Keynes (130.000 posti sold out in un'ora), Dave ha detto:

"you know, at that gig we could play two hours, three hours... four hours! But not tonight. So, tonight, we will just play the good ones!"

and so they did:

1. Bridge Burning
2. All My Life
3. Times Like These
4. White Limo
5. Learn to Fly
6. My Hero
7. Rope
8. Generator
9. The Pretender
10. Up in Arms
11. Long Road to Ruin
12. Cold Day in the Sun
13. Stacked Actors
14. These Days
15. Breakout
16. Monkey Wrench
17. Hey, Johnny Park!
18. Everlong

Encore:

19. Young Man Blues (The Who cover)
20. Skin and Bones
21. This is a Call
22. Best of You


Thanks Foo Fighters, for showing us the best of you

domenica 20 febbraio 2011

una faza una raza

Eccomi dopo un bel po' di assenza, reduce da un party greco organizzato dal buon vecchio Thanos (ex collega alla Baseblack con cui siamo rimasti in ottimi rapporti).
Come rimando ai vecchi tempi barcellonesi, questa è stata un'altra piacevole festa terminata in mattinata a colpi di chitarra (comprensiva di dita insanguinate, cosa che non succedeva da un bel po') e che ha reso il fine settimana davvero molto piacevole... peccato che non sia ancora riuscito a recuperare le fatidiche ore di sonno che ancora mi mancano da fine gennaio.

In generale la mia assenza degli ultimi giorni è stata dovuta ad un acuirsi di sforzi sul lavoro. In linea generale si può dire che a Tim Burke (il supervisore generale del film) non è andato troppo giù il fatto di non aver vinto il BAFTA Award, per cui ha iniziato ad essere un tantino esasperante con i commenti agli shot che gli sono stati inviati, raggiungendo dei gradi di pignoleria incredibile. Questo ha fatto sì che anche noi dovessimo aumentare i nostri sforzi per riuscire a consegnare shot di qualità sempre più alta; per cui ci è stato chiesto di ridurre al minimo le distrazioni queali social network e cazzeggi varii.

Sicuramente è stato per certi versi un toccasana, perchè dissintossicarmi un po' da facebook mi sta facendo bene, in effetti ci passavo troppo tempo... non a livello di quella diavoleria che è stata MSN che mi ha fatto davvero perdere intere giornate (anche se magari non avrei fatto niente di più costruttivo in quel periodo), ma comunque anche faccialibro, con la scusa di "tenermi in contatto con le persone che sono rimaste a Genova" stava diventando sempre di più un vizio poco contenibile...

A parte questo la settimana è stata abbastanza merdosa per tutti quanti, proprio dietro ai fatti di cui sopra, per cui l'uscita al pub di venerdì sera è stata davvero un momento catartico... molti più colleghi del solito, belle parole del mio supervisore Matt (che aiutano molto, soprattutto quando ricevi commenti dal Burke come quello di lunedì), buone notizie per i progetti dopo-Potter ed in ogni caso sentire che nonostante un po' di cambiamenti in quest'ultimo anno e la perdita di grandi personaggi come Mark, Stu e Thanos, la Baseblack si dimostra davvero un ottimo posto in cui lavorare.

Per il resto la settimana ha visto come protagonista il mitico Steve Buscemi nella serie HBO Boardwalk Empire; se non l'avete vista cercate di porvi rimedio perchè è davvero ben fatta, ben recitata e girata... e l'ambientazione negli anni '20 è una splendida ciliegina sulla torta. Ma mi riservo un post dedicato appena finiremo la prima serie (tra non molto direi!).

Vabbene, ora mi dedicherò mezz'ora a Gabriel Knight 2 (ma non ne fanno davvero più giochi del genere), poi zuppa di verdure passata (che sta diventando un must della domenica sera) ed infine collegamento col box.
See ya buddies,

Cla

mercoledì 9 febbraio 2011

Merda Merda Merda...

Fermo restando che la voglia di dormire e' soltanto aumentata dall'ultimo post, cerco di tenermi sveglio scrivendo qualcosa.

Oggi e' il "gran giorno" per Giulia, quello in cui ufficialmente passa dall'essere una Master Student at London College of Fashion alla piu' italica qualifica di Disoccupata.
A parte questi insignificanti dettagli lavorativi, e' comunque una bella cosa, dopo 17 mesi piuttosto intensi, concludere la carriera studentesca... nella speranza piu' che altro di "smettere di pagare ed iniziare ad essere pagati"

Nella giornata di oggi si sta tenendo la Performance finale (una e' finita da poco, quella di stasera iniziera' alle 19.30), dove tutti gli studenti (o per meglio dire, le studentesse) presenteranno i costumi con i quali si stanno litigando ormai da giugno scorso.
Il lavoro di Giulia e' basato sul Barone Rampante di Calvino ed e' costituito dalla performance di un ballerino (che interpreta Cosimo) che, liberandosi dei vestiti che lo intrappolano, si stacca da quella che era la sua vita per andare a ricercare la liberta' tra gli alberi, con il costume che si sviluppa in una sorta di rete di rami con la quale il personaggio interagisce...

Ok ok, suona tanto come aria fritta, pero' il costume e' molto bello ed il ballerino parecchio bravo, ed e' poi cio' che conta di piu'...
se vi facesse piacere vedere qualche lavoro di Giulia lo potete trovare su http://giuliachini.blogspot.com/


L'header del blog, tra l'altro e' proprio il costume di questa sera di cui potete trovare qualche altra immagine qui!

Bien, nell'attesa di vedere la performance di stasera auguro alla Julfrid, alla teatrale maniera, un sacco di merda!






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venerdì 4 febbraio 2011

I need some sleep

Rieccomi, sopravvissuto ad una simpatica settimana in cui le ore lavorative hanno raggiunto le 60 (non male, in 5 giorni) mi prendo un momento di fiacca per aggiornare il blog.

Le ore folli in ufficio sono dovute ad una serie di fattori. La prossima settimana c'e' la scadenza per la proiezione temporanea di Potter (per poche centinaia di persone viene proiettata la versione del film raggiunta fino a questo momento, per vedere la loro reazione e farsi un'idea di quali siano i punti deboli e forti del lavoro fatto fin'ora... produzioni grandi come Potter utilizzano molto questo metodo per evitare flop al botteghino) quindi dobbiamo portare alcuni dei nostri shots ad un livello piu' che accettabile. A me sono rimasti soltanto due shots parecchio tedianti, quindi ho dovuto spendere parecchio tempo per rifinirli in maniera consona.
In piu', la prossima settimana, c'e' lo spettacolo finale di Giulia (finalmente! Poi, a quel costume, gli diamo fuoco...) per il quale verranno su anche i suoi. In piu' nel weekend vengono Gabry e Geppo per il 6 Nazioni, per cui dovevo darci una botta questa settimana, se avevo intenzione di sopravvivere alla successiva!

Per il resto tutto a posto, si seguono le sorti della rivolta egiziana rendendosi conto che siamo di fronte ad un altro momento storico per gli equilibri mediorientali. Speriamo che la risoluzione di tutto possa essere positiva senno' rischiano di essere acidissimi cazzi. Soprattutto se dall'altra parte hai Israele e la sua politica estera filonazista... Butta poi nel calderone Americani, Iraniani, i Britannici (che e' dal 2003 che fanno una cazzata dietro l'altra) e riuscirai a capire che la situazione e' abbastanza delicata...
Al solito le stronzate migliori le ha sparate Maroni, per cui il maggior problema era il flusso di migrazione causato dai disordini.
E' in momenti come questo che ringrazio di non pagare le tasse in Italia... meglio Cameron che 'sti stronzi...

Figgeu, sento gli occhi grossi come cocomeri ma con la consistenza della marmellata. Credo di aver bisogno di qualche ora di sonno... Tipo 15 o 16...

domenica 30 gennaio 2011

Bloody Sunday

Anche 38 anni fa era domenica.

A Derry, in Irlanda, il 1º Battaglione del Reggimento Paracadutisti dell'esercito britannico aprì il fuoco contro una folla di cattolici Irlandesi che manifestavano per i diritti civili, colpendone 26. Tredici persone, la maggior parte delle quali giovanissime, furono colpite a morte, mentre una quattordicesima persona morì quattro mesi più tardi per le ferite riportate. Due manifestanti rimasero feriti in seguito all'investimento da parte di veicoli militari. Molti testimoni, compresi alcuni giornalisti tra i quali l'italiano Fulvio Grimaldi, affermarono che i manifestanti colpiti erano disarmati. Cinque vittime inoltre furono colpite alle spalle.




Ricordi come questo, le cose che leggo ogni giorno sul giornale, ciò che vedo in strada mi stanno facendo pensare sempre di più che per la razza umana non ci sia via di scampo.

E' abbastanza declassante per la specie animale più evoluta sul pianeta non imparare nulla da quello che è stato. Una scimmia capisce, dopo averlo provato, che dandosi una sassata su un dito si fa male ed evita di farlo. Noi non capiamo che ammazzando la gente non rendiamo il mondo un posto migliore.

La mia vena pessimista di questi ultimi mesi sembra non lasciare veramente spazio a nessuna speranza. Quando all'improvviso mi vengono in mente le parole che un amico mi disse prima del mio primo, lungo, viaggio.
"Non smettere di cercare la bellezza" mi ha detto, "ovunque".
Forse è difficile trovarla, ma cercare la bellezza anche in questo schifo forse aiuta a rendere il mondo davvero un po' migliore.

mercoledì 26 gennaio 2011

Long Road to Oscars...

Chiedo scusa per qualche giorno di assenza dalle pagine del blog, ma sono stato un po' busy, sia al lavoro che di sera in questi giorni.

Cose da dire ce ne sarebbero un po'... ho avuto una mezza idea di parlare di politica per qualche giorno dati gli eventi recenti: l'Italia che diventa sempre piu' una repubblica delle banane, gli egiziani che sembrano seguire l'esempio della Tunisia (povera Ruby, le vogliono friggere nonno Hosni). Le carneficine recenti a Mosca ed in Iraq (si, perche' ogni tanto ci si dimentica dell'Iraq e che nello stesso giorno dell'attentato al Domodedovo, due bombe hanno ammazzato 25 pellegrini a Karbala).
Alla fine, una buona notizia mi ha fatto desistere dal buttarmi sui massimi sistemi ed a scrivere, come al solito, di minchiate.

La buona notizia e' che, come molti di voi ormai sapranno, Deathly Hallows parte 1 e' stato nominato agli Oscar come migliori effetti visivi. L'ambita statuetta dorata e' il terzo importante riconoscimento a cui Tim Burke (il supervisore del film, nda) viene nominato, dopo il BAFTA (British Academy Film and Television Award) ed il VES (Visual Effects Society) award.

Noi della crew, siamo ovviamente felicissimi del risultato (io in particolare, visto che non mi era mai successo prima e forse non pensavo neanche che potesse mai succedere) e sebbene gli ufficialmente nominati siano Tim Burke, John Richardson (il supervisore degli effetti speciali, ossia quelli non digitali), Christian Manz and Nicolas Aithadi (i supervisori delle due ditte che hanno dato il contributo piu' esemplare, Framestore ed MPC) avere contribuito con mesi di lavoro a raggiungere questo traguardo e' un grande onore. Chissa' se un giorno ci sara' la possibilita' di essere realmente nominato... beh, ora sto fantasticando, in ogni caso ho ancora bisogno di parecchi anni di esperienza.

Quest'anno le nominations per i VFX vanno a 5 film al posto che ai soliti 3 (quelle come miglior film sono andate a 10!!! Mi sembra un po' folle). I nostri illustri avversari sono:

Alice in Wonderland
Hereafter
Inception
Iron Man 2

Inutile dire che, se non dovessimo vincere noi, faccio il tifo per Inception che, a parte le cose piu' ovviamente visibili (Parigi che si piega su se' stessa) ha tantissimo lavoro invisibile che pervade tutto il film. In piu' gli effetti visivi sono stati realizzati interamente alla Double Negative (due isolati piu' in la' rispetto al nostro ufficio), quindi c'e' un minimo di cameratismo :D

Per cui, se lunedi' 28 non doveste andare per qualche ragione a lavorare sapete come passare la notte del 27. O su sky o su qualche sito che la trasmette in streaming.
The long road to Oscars begins...

domenica 23 gennaio 2011

No, it's not King Kong...

Sono le 17 e 30 ed abbiamo finito da poco di pranzare. No, non si tratta del classico pranzo domenicale che finisce tardi, solitamente il nostro pranzo della domenica inizia pure tardi.

La domenica è una giornata che dedichiamo poco saggiamente alla spesa settimanale (non c'è giorno migliore per trovare il sainsbury pieno di gente) e che solitamente viene effettuata proprio attorno all'ora di pranzo, ritardandolo di quel paio d'ore sulla tabella di marcia. In più, oggi, le condizioni di hangover feroce ed una cassiera particolarmente pignola hanno reso l'operazione estremamente più laboriosa.

Ieri cena con Alessio DiLisciandro, che si è trasferito la scorsa settimana da Genova ad Oxford per scrivere una parte della tesi di dottorato. Il piano era cena + pub + postotroppoggiovanedovesentirsiveramentetroppoggiovani. Il risultato è stato aperitivo di due birre + cena derosciante a base di vino ed un digestivo estone che ci ha dato la mazzata letale non permettendoci neanche di pensare all'opzione di uscire di casa.
Verso le 3 e mezza, un Ale d'annata che aveva ormai assunto strane colorazioni in volto si avventurato alla volta di Oxford (rifiutando il semi-comodo giacilio che gli avevamo offerto), meta raggiunta intorno alle 6 e mezza del mattino. Eroico.

Continuando la giornata a ritroso, ieri mattina abbiamo avuto la nostra prima lezione di Qi Gong (o Chi Kung, spelling per alcuni più familiare).
Si tratta di una "serie di pratiche e di esercizi collegati alla medicina tradizionale cinese e in parte alle arti marziali che prevedono la meditazione, la concentrazione mentale, il controllo della respirazione e particolari movimenti di esercizio fisico. Il qi gong si pratica generalmente per il mantenimento della buona salute e del benessere sia fisici che psicologici..." (Wiki)

La locazione era la biblioteca di Hornsey, ai confini di Crouch End, carinissima zona di attori ed artisti, tutti "molto organic". La risposta "nordica" alla poshitudine della riva sud (e molto più affine al nostro gusto).
A parte l'aulico setting anche la lezione è stata molto piacevole, la nostra insegnante Pat è una cara signora inglese di mezza età che ispira tanta rilassatezza ed il gruppo di "colleghi" è simpaticamente variegato ma non terrificante (è un corso organizzato dal council di Haringay, di quelli a prezzi contenuti: a volte possono capitare dei casi umani non indifferenti).

Vabbuono, direi che vi saluto perchè sono ancora un po' a pezzi e devo fare due faccende di casa che la Julfrid è andata ad aiutare una sua compagna con il costume per lo spettacolo finale.
Ah, domani in ufficio "me danno 'o schiavo", per citare il buon Biascica di Boris. Trattasi di Will, che inizia lunedì a fare il lavoro che facevo io (roto-prep artist) e mi è stato chiesto di stargli un po' dietro e dargli due dritte ove necessario... Mi tratterrò dal trattarlo alla tipica maniera tricolore:

venerdì 21 gennaio 2011

Beer O'Clock

Pomeriggio piuttosto noioso, dopo una settimana impegnativa.

Gli unici due shots che rimangono nel mio ordine del giorno sono entrambi "in attesa" a causa di alcuni problemi di colorazione neutra (neutral grade). Nei film quando la pellicola viene sviluppata (o scansionata in digitale, da quando e' possibile) per la post-produzione si ha una prima fase di colorazione per portarla ad una tinta tale per cui i colori siano ad un livello da essere piacevoli alla vista e buoni per potervi lavorare. Questa colorazione e' chiamata, appunto Neutral Grade (non so se ci sia un corrispettivo specifico in italiano).

Stavo scrivendo qualche altra belinata sulla neutral grade quando il tutto e' stato felicemente interrotto dal Beer O'Clock.

Il Beer O'Clock e' una delle tradizioni britanniche che preferisco. Praticamente, intorno alle 5 e mezzo del venerdi', vengono portate in ufficio birre e smangini e si finisce la settimana in un clima di cazzeggio molto piacevole. Spesso poi, il clima goliardico viene trasferito al pub (qui a Soho ce ne sono una marea e c'e' l'imbarazzo della scelta) e ci si ritrova alle 8 e mezza, 9 ad aver bevuto 5 birre a stomaco praticamente vuoto e a vedere la madonna ad Oxford street... poi ci si chiede perche' io non faccia serate fino a tardi da quando sono qua...

Gia' che ci sono mi prendo pure la seconda birra, giacche' e' avanzata.
Passate un buon weekend, noi domani abbiamo la prima lezione di Qi Qong, vi raccontero'...

See ya!

giovedì 20 gennaio 2011

Hit me, baby, one more time

Forse sono riuscito a mettere a posto quel famigerato shot... meno male, perche' quando Duncan, il nostro coordinatore di produzione, e' passato per il solito controllo del pomeriggio (la produzione passa da tutti gli artisti per sapere su cosa hanno lavorato quel giorno e come sono messi, in modo da poter riorganizzare tutte le nostre scne per il giorno successivo) ho affermato che non avrei lasciato l'edificio fino a quando la famigerata sc_180 non sarebbe stata ultimata!

Quindi probabilmente stasera tornero' a casa ad un'ora umana.

Anche Julfrid ha ultimato la sessione di prove per lo spettacolo finale, quindi tra non molto ci ritroveremo ad Oxford Circus per andare in la' assieme... la bolgia di Natale e' finita, per cui si puo' riuscire a tornare a casa senza essere necessariamente pressati come sardine.

Mentre lavoravo mi sono ascoltato un live dei Travis a Glastonbury e mi e' venuta voglia di suonare... magari quando arrivo a casa una strimpellata me la faccio.



Qui c'e' ancora chi si ricorda Francis Healy quando suonava in metropolitana... un po' di strada l'ha fatta da allora...

mercoledì 19 gennaio 2011

Wembley, finestre e pallottole

Aspettando il solito rendering (v. post sotto) dello shot che sta diventando la mia nuova nemesi, mi dedico al blog.

Questa mattina e' iniziata in maniera abbastanza positiva. Sono riuscito a comprare due biglietti per il concerto che i Foo Fighters terranno all'Arena di Wembley (arena, non stadio) il prossimo 25 febbraio in occasione dell'NME Awards Big Gig. Ho dovuto ripiegare su questo tipo di evento perche' le loro due date al Milton Keynes Bowl di quest'estate (130.000 posti totali) sono andate esaurite in un paio d'ore.

A sto giro comunque i posti in piedi erano sold out dopo meno di mezz'ora e mi sono dovuto accontentare di due posti a sedere a meta' dell'arena circa... Spero piu' che altro che i Fighters facciano una scaletta di duerata decente, in questi festival e' sempre un rischio. In ogni caso Dave ha dichiarato che ci spettinera' per bene.

Intorno alle 11, poi, abbiamo avuto i dailies (le sessioni di proiezione in cui vediamo gli shot ultimati il giorno prima) ed io ho ricevuto indietro per l'ennesima volta uno shot che continua a rimbalzarmi da ottobre... di per se' sarebbe una scena abbastanza semplice (rimpiazzare lo sfondo di una porta ed una finestra girate in studio), ma il supervisore generale del film, ci sta rendendo la vita impossibile con richieste quantomeno bislacche.
Sono il primo ad essere pignolo su determinate cose, quando sono importanti per ottenere un buon risultato, ma qui siamo arrivati a dei livelli in cui il risultato piu' che migliorare peggiora... In piu' il fatto che ieri sia stato in ufficio fino alle 9 per metterlo a posto non aiuta la mia autostima :D

Ora arriviamo alle pallottole, comunque. Mentre eravamo ai dailies sono arrivate due telefonate da altre ditte della zona che ci avvisavano che c'era stata una sparatoria in Oxford Street (50 metri da dove lavoriamo) e che un uomo armato si era dato alla fuga... sconsigliavano quindi di uscire finche' la situazione non fosse rientrata.
Fortunatamente, alla fine, e' venuto fuori che l'intera situazione e' stato tutto un malinteso generato probabilmente da un fraintedimento su twitter che, grazie al passaparola, ha allarmato un bel po' di gente che stava lavorando da queste parti.

E' pero' interessante vedere come, con internet e tutto il resto, possa essere cosi' immediato diffondere una notizia (vera o falsa) in cosi' poco tempo.

Per il resto sto ascoltando WOW, l'ultimo dei Verdena... non so ancora cosa pensarne, ma sicuramente e' un disco decisamente complicato rispetto ai precedenti, anche per quel che riguarda l'ascolto.

Da Londra, se non ci sparano, e' tutto.

martedì 18 gennaio 2011

Who's hacking my renderfarm?!

Il lavoro procede a rilento, poiche' uno dei ragazzi del 3D sta intasando la RenderFarm; per cui devo renderizzare sulla mia macchina (che e' un computer dell'anteguerra) ed ho cosi' tempo per scrivere un post.

A questo proposito pensavo di utilizzarlo proprio per tradurre quei paroloni che ho scritto sopra. Pensavo che potrebbe essere carino scrivere qualcosa, ogni tanto, sul lavoro che faccio... in italiano non lo fa quasi mai nessuno.
"Render" (che in inglese significa appunto "rendere", trasformare in qualcosa) e' una parola parecchio utilizzata nell'ambito della grafica digitale (che sia compositing, montaggio, 3D o videogiochi).

Quando si creano determinati tipi di immagine digitale, per far si' che si possano operare delle modifiche o comunque si possano modificare determinati parametri, tutto il processo di lavoro viene immagazzinato nella RAM (che e' come se fosse la memoria a breve termine del computer). Nel momento in cui si decide (o meglio, si pensa) che le operazioni fatte sull'immagine siano adatte al nostro scopo si dice al computer di fare un Render dell'immagine finale, ossia di RENDERLA una nuova immagine che racchiuda dentro di se tutte le modifiche che abbiamo fatto, ma che sia piu' veloce da visualizzare.

Un esempio, per quanto riguarda il compositing (di cui mi occupo) puo' essere questo: Con fogli colorati e colla stick creo un collage unendo insieme un sacco di pezzettini provenienti da immagini diverse. Quando il collage e' finito (e magari e' diventato anche particolarmente spesso perche' formato da tanti strati), ne faccio una bella fotocopia a colori: il risultato e' la stessa identica immagine del mio collage, ma in unico foglio (quindi un po' piu' pratica, per esempio, da trasportare).

Il processo di rendering e' lungo, noioso e frustrante (soprattutto se il risultato finale non e' come ti aspetti). Noi abbiamo una serie di computer che utilizziamo per fare solo quello (RenderFarm) ma in questo momento sono tutti occupati dai ragazzi del 3D, quindi ci sta mettendo un'eternita'.

Questo e' quanto, siete autorizzati ad utilizzare questa spiegazione in caso spocchiosi presunti cineasti o simili si mettessero a fare i fighi utilizzando parole straniere.

lunedì 17 gennaio 2011

Gli Angeli del Male

Tra qualche giorno uscira' in Italia l'ultimo film di Michele Placido "Vallanzasca - Gli Angeli del Male" (qui dovremo attendere giugno).
La pellicola e' ovviamente ispirata alle vicende della banda della Comasina guidata, appunto, da Renato Vallanzasca le cui gesta insaguinarono Milano negli anni '70.

Un progetto ambizioso, ancora una volta, quello di Placido che prende in analisi un anti-eroe della storia d'Italia, cosi' come aveva fatto con la Banda della Magliana un po' di anni fa.

E subito, ovviamente a tuonar polemiche. Polemiche che vengono fuori dalla Lega Nord nella persona del deputato Davide Cavallotto che lancia un invito a boicottare il film: "Dopo aver pubblicizzato la mafia in tutto il mondo e reso celebre da Nord a Sud la sanguinaria Banda della Magliana di Roma, non ancora soddisfatto il cattivo maestro Michele Placido è salito in cattedra per elevare a eroe lo spietato assassino Renato Vallanzasca."

Facendo una prima, necessaria, premessa che a mio parere Renato Vallanzasca non sia un eroe ma un criminale e che meriti di pagare per i reati che ha commesso mi viene da dire:

Ma come cazzo si fa a dire che "eleva ad eroe lo spietato assassino" se il film non e' nemmeno uscito. Non l'ha visto nemmeno Rossi Stuart ancora e Cavallotto sa gia' come sara'!
Vorrei sapere: film come "La caduta" o "Il Divo" rendono eroiche le figure di Hitler o Andreotti?
Ma almeno aspetta che esca prima di dire minchiate, che poi magari e' anche vero, e ci fai pure bella figura.
Pensa poi a quelli che si erano sciroppati quella porcheria di "Barbarossa" (pagata coi nostri soldi), perlomeno con Placido si vanno a vedere un film vero.

Lega a parte, sicuramente il film mi incuriosisce un sacco, anche perche' Romanzo Criminale era stato uno dei pochi film italiani che si e' staccato dai soliti standard del belpaese delle famiglie distrutte, di tutti che scopano con tutti a parte che con i loro partner, di tutti che urlano a tutti, della fotografia patinata, ecc ecc.

Vi lascio col trailer. Se lo doveste andare a vedere fatemi sapere se aveva ragione Cavallotto...


Fradicio

Ho pensato a gran parte della mattinata a cosa scrivere nel primo post ufficiale del nuovo blog... man mano che percorrevo la strada che va da King's Cross a Margaret Street l'unica cosa che mi veniva in mente era il fatto di essere sempre piu' zuppo... Si, perche' oggi a Londra e' una giornata di merda e piove a dirotto.

In realta', da quando siamo qui, non si sono mai verificati temporali forti come quelli tipici genovesi del periodo invernali (che rendevano l'andare a lavorare in Valle Stura un'avvincente e mortale avventura), ma spesso questa pioggia fitta e costante che non ti lascia tregua (e che di solito smette solo nel momento in cui sei arrivato a destinazione).

Mi sto decisamente inglesizzando, nel primo post sono finito a parlare del tempo... pero' da quando vivo qua mi rendo conto di essere decisamente metereopatico... e Londra col sole guadagna davvero un sacco di punti, provare per credere.

Speravo in qualcosa di piu' interessante, magari mi esce qualcosa di meglio piu' tardi... Nel frattempo vi lascio con una canzoncina; me la canticchio da stamane perche' ho avuto la bella pensata di dimenticare a Genova le cuffie dell'iPhone e devo provvedere da me alla musica che ascolto durante il mio viaggio fino al lavoro... praticamente la mia versione di Breakout e' durata 45 minuti... dura la vita del "commuter"...

domenica 16 gennaio 2011

Five years ago

Cinque anni fa (5 anni ed un mese, per essere più precisi) aprii, un po' per caso, un blog su splinder senza sapere bene che cosa ne sarebbe venuto fuori.
 Nel giro di 3 anni le visite al blog superarono le 44.000 e si accumulò un discreto seguito di "affezionati".
Infine il tutto cominciò a scemare e quel blog finì nel dimenticatoio senza essere più aggiornato.

Oggi, cinque anni ed un mese dopo quel primo (inutile?) post, nasce un nuovo blog.
Questa volta l'inizio è meno casuale, forse un po' più meditato; la lontananza da certe realtà che prima formavano il mio quotidiano mi fa venire voglia di far sentire un po' la mia voce anche da oltremanica.
E, sotto saggio consiglio della mia dolce metà: a volte non si possono solo accumulare informazioni, esperienze, gioie e paure... a volte bisogna anche buttarle fuori.
Sì, stavolta apro un blog perchè l'idea mi fa sentire bene.

Gli argomenti saranno svariati, dalla mia (nostra) vita a Londra, alla musica, dai film ed al mio lavoro, alla politica, dalla cucina a Mario Parodi... Ok, a parte i post su Mario il resto è la solitammerda...

Come il precedente, il titolo ricalca una frase di quel pelatone di Billy Corgan; però ho deciso che è tempo di abbandonare "l'infinita tristezza".
Everlasting Gaze mi sembra azzeccato: questo blog sarà nuovamente uno sguardo su ciò che mi sta attorno... "everlasting"... beh, deriva dalla speranza di non essere troppo pigro e di portarlo avanti almeno per un po' :)

Se vi andasse di dare una spulciata a quello vecchio lo trovate su billycorgan.splinder.com.
Chissà che non vi capiti di sorridere, come è successo a me, rileggendo qualcosa...

Direi che è tutto per il momento, qui Londra, passo e chiudo.